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Atelier 5 |
Per un diverso ruolo di urbaniste e urbanisti: l'innovazione delle pratiche
tra nuove domande sociali ed esperienze internazionali

Coordina: Daniela De Leo con Maria Chiara Tosi e Silvia Macchi


All’interno del tema generale proposto dalla Conferenza SIU 2013, questo Atelier ha invitato a discutere i modi e le strategie attraverso le quali l’urbanistica italiana possa tornare a essere “centrale e autorevole”, facendo i conti con il ridefinirsi delle molte possibilità e maniere di “fare urbanistica” (nella ricerca e nella professione) dei principali soggetti della pianificazione.

In un certo senso potremmo dire che le condizioni stanno nuovamente cambiando, ma, senz’altro, attraverso pratiche convenzionali, informali e percorsi di innovazione, gli urbanisti e, forse, ancor di più “le urbaniste”, stanno elaborando i propri spazi di ricerca e di innovazione nella oramai acclarata incertezza dei paradigmi e negli interstizi delle “alternative di sviluppo” ancora disponibili.
Con questo orientamento, l’Atelier ha raccolto riflessioni teoriche e studi di caso che mettessero al centro e problematizzassero il ruolo e il contributo dei planner nella riconquista di un diverso ruolo, sociale e pubblico, della propria azione. Infatti, il focus dell’atelier è stato individuato sui soggetti e sulle loro pratiche peculiari, nell’ipotesi complessiva che, entro una più ampia consapevolezza e condivisione delle esperienze condotte, si possa provare a riconquistare maggiore peso e rilevanza nell’arena pubblica, definendo traiettorie di lavoro condiviso per “tornare a contare”.
 



In particolare, l’Atelier si è configurato come un utile spazio per presentare e discutere ricerche, studi e riflessioni sulle pratiche in grado di valorizzare e raccordare progetti e teorie, troppo spesso disperse che non riescono a fare sufficiente massa critica con specifico riferimento al ruolo di urbaniste e urbanisti. Entro questo ambito sono state segnalate alcune piste di lavoro che sono sembrate di particolare interesse tra le quali:  
• 
la sempre più diffusa attenzione ai temi della convivenza, della qualità dello spazio abitabile, del welfare, dell’esclusione, dell’integrazione multiculturale e multietnica, nell’ambito di nuovi ruoli e paradigmi disciplinari;
• il definirsi di un campo di azione e intervento sempre più affollato di urbaniste, più che di urbanisti, che aiutano a riconsiderare pratiche e saperi esperti necessari per attraversare ‘positivamente’ e con rinnovate risorse cognitive la fase attuale;
• gli interventi, in ambito nazionale e internazionale, nei quali specifiche abilità e competenze esperte, hanno saputo riconquistare un più adeguato ruolo sociale e nel dibattito pubblico;
 il rafforzamento del quadro dei saperi e delle competenze delle scuole italiane di pianificazione derivante dal confronto e/o dalla contaminazione con le sempre più numerose esperienze internazionali.
I diversi contributi hanno consentito di ricostruire uno spaccato articolato e vario di posizioni e contesti di azione all’interno di un confronto interessante e stimolante di cui resta traccia nei full paper che seguono e, ancora di più, auspicabilmente, nelle nostre pratiche e riflessioni a venire.  

ELENCO DEI FULL PAPERS 

INNOVAZIONI NELLE PRATICHE E NEGLI STRUMENTI
 Dopo le scelte del Governo dei “tecnici” quale città si può pianificare, progettare, realizzare?
S. Aragona 
• 
Il tema rimosso del fabbisogno abitativo e del dimensionamento, tra invenduto e nuova domanda abitativa Rm/Bol
S. Bindo 
• 
Un ritaglio della città di Trento tra trasformazioni dello spazio abitabile ed evoluzioni e involuzioni della convivenza multietnica
R.M. Callà, A. Franceschini 
 Urbanistica conflittuale tra città e slum. Criticità di governance

S. Pintus , P. Mistretta 

CONFRONTARSI CON L’AFRICA SUB-SAHARIANA
 Nuovi paesaggi urbani per la qualità dell’abitare. Infrastrutturare l’informale, pianificare lo sviluppo: il caso di Dar es Salaam
G. Caldarola, R. Bartolone 
 
Condividere. Archicamp Lomé 2012: come le N.T.I.C. modificano le pratiche spaziali
E. Cuscina’ 
• 
Saint Louis du Sénégal. Strategie urbane e progetti per la costruzione di una metropoli regionale africana
R. Farinella, A. Clementi, E. Dorato, M. Marcelletti, R. Torresi, C. Zappalà
• La pianificazione in un contesto urbano emergente in Africa a Sud del Sahare: la rural town. Riflessioni sui piani di Caia e Sena, Mozambico
R. Nicchia, C. Diamantini

CONFRONTARSI CON ALTRI MODI DI PIANIFICARE
• 
Narrazioni e politiche nei contesti multietnici: il caso di Dalston (East London)
P. Briata 
• 
Partecipazione digitale: strumenti, scenari, potenzialità
E. Giannola
• 
Il capitale sociale come elemento di sviluppo locale
M. Mastinu 
• 
La ricerca azione partecipata in urbanistica. uno studio comparativo e una riflessione critica
L. Saija 

INNOVAZIONI E NUOVE DOMANDE
• Comunanze urbane, autorganizzazione e urbanistica
C. Belingardi 
• 
Quale innovazione per i servizi urbani?
E. Puerari 
 
Lo spazio di invito all’azione
F. Pusceddu 
 Fessure. Saggio sulla fine di una cività

M. Rossi 

UN DIVERSO RUOLO DI URBANISTE E URBANISTI?
 TaMaLaCà - Tutta Mia La Città. Suffragette dei diritti urbani negati
F. Arras, E. Ghisu, P. Idini, V. Talu
• 
Come cambia il planning. Come cambia il planner
I. Del Ponte 
Vita attiva, relazione fra sport e cultura
Elena Donaggio 
 Costruire/decostruire città. Dalle esperienze delle architette del socialismo utopico ai social settlement delle sociologhe del riformismo filantropico di fine ottocento fino alla prospettiva di genere degli anni duemila: appunti sull’abitare collaborativo
L. Perini 
• Being agents as a way of life. Learning from the Universität der Nachbarschaften project within IBA-Hamburg 2013
Sbrissa M., Agostini A.