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Cultura e Creatività: i materiali di Planum tra passato e presente
I temi relativi alla cultura e alla creatività - intesi come occasioni di rigenerazone urbana e sviluppo economico nell'epoca contemporanea - vengono affrontati in questa sezione attraverso la lettura di due tipologie di contenuti:
• Planum Archive offre una ricognizione dei contributi presentati in passato da Planum relativamente alle tre sezioni "Magazine", "Events & News" e "Journals & Books";
• New materials suggerisce alcune nuove proposte in riferimento a pubblicazioni e casi studio emergenti.
PLANUM ARCHIVE
Le pubblicazioni di Planum, relativamente al tema della cultura e della creatività come occasioni di rigenerazione urbana, iniziano con la presentazione dei contenuti e degli eventi legati alla Biennale di Rotterdam tenutasi nel 2001. In questa occasione il tema centrale riflette sul ruolo che la cultura, nel suo senso più ampio, ricopre nel definire un carattere identitario dei luoghi. Questo aspetto risulta fondamentale per le città contemporanee, soprattutto in un periodo in cui i fenomeni della globalizzazione tendono ad omologare ed impoverire i caratteri culturali ed identitari delle realtà urbane.
Il periodo in cui hanno avuto seguito il maggior numero di pubblicazioni ed aggiornamenti relativamente al tema di questa sezione corrisponde al biennio 2008-2010. Nel corso di questi due anni Planum ha suggerito molti appuntamenti, relativi ad esibizioni, convegni, seminari e call for papers, in riferimento ai seguenti temi specifici:
• L’economia della conoscenza: è stato affrontato il ruolo che questa ricopre all’interno dei territori contemporanei, i cambiamenti introdotti rispetto alla precedente economia manifatturiera e l’introduzione dell’Economia Culturale come nuovo fattore di sviluppo;
• Città Creativa: iniziano le occasioni di discussione e confronto sul tema, cercando di approfondirne i principi ed i presupposti e con lo scopo di definirne politiche ed iniziative. Si rafforzano anche gli eventi in cui si studiano alcuni dei fenomeni urbani emergenti, quali i distretti culturali e creativi.
Anche le riviste ospitate da Planum dedicano servizi ed articoli relativi al tema della cultura come strategia ed occasione di rigenerazione urbana. L’argomento viene frequentemente trattato attraverso l’analisi di esperienze, sia italiane che europee, e focalizzando spesso l’attenzione su iniziative riconosciute a livello internazionale, come nel caso delle azioni comunitarie delle “Capitali Europee della Cultura”.
Nel corso del 2007 Planum suggerisce due volumi:
• Creative city. Dynamics, Innovations, Actions di Maurizio Carta (2007)
• My Creative Reader di Geert Lovink e Ned Rossiterx (2007).
Rispettivamente gli autori focalizzano la propria attenzione sullo studio della città creativa e delle industrie creative, analizzando i fenomeni in modo critico ed innovativo. Il periodo di riferimento di tali pubblicazioni corrisponde, infatti, a quella che possiamo definire la “seconda generazione di pensiero” in merito al tema della città creativa. Si tratta di un momento in cui si iniziano a rivalutare le ormai consolidate teorie di Florida e Landry, offrendo nuove declinazioni e prospettive sul tema.
NEW MATERIALS
Attraverso la lettura dei nuovi materiali proposti si compie un ulteriore passaggio in merito allo stretto legame tra cultura, creatività e spazio urbano. Handbook of creative cities (Andersson, Ake E. Andersson, Mellender), Creative cities 3.0 (ancora di Maurizio Carta) e Città e cultura (Silvia Crivello) sono da considerarsi contributi nei quali si continua ad approfondire il tema della città creativa, dando spazio a nuove riflessioni e punti di vista.
• Nel primo caso, una serie di specialisti con profili disciplinari differenti, si ritrovano a confrontare le proprie teorie in merito alla "città creativa". Le novità proposte dal volume sono principalmente due: da un lato la multisettorialità con cui viene affrontato l’argomento - sono infatti presenti contributi di economisti, geografi, sociologi, psicologi e studiosi di scienze urbane - che testimonia la complessità del concetto in relazione alle numerose realtà disciplinari che coinvolge; dall’altro la compresenza dei principali esponenti di teorie sul tema (Florida, Andersson, Simenton) che in modo inedito si trovano a discutere insieme e i cui contributi sono nel testo accostati creando chiari percorsi di lettura ed esplorazione.
In Creative city 3.0 Maurizio Carta affronta il terzo salto evolutivo sul tema della città creativa, successivamente ai filoni teorici di Florida e Landry ed alla sua interpretazione del concetto illustrata in Creative cities Dynamics, innovations, action (2007). L’autore pone l’accento sulle sfide che le città contemporanee devono affrontare nel continuare a generare occasioni di sviluppo urbano, anche in un periodo caratterizzato da una profonda crisi economica e da una riduzione della disponibilità di risorse.
• All’interno del volume Città e cultura Silvia Crivello analizza, sotto il punto di vista delle scienze sociali, lo stretto rapporto tra spazio urbano e pratiche d’uso, in riferimento ai luoghi della produzione e del consumo culturale. Anche qui si ritrova il tentativo da parte dell’autrice di superare le teorie di Florida in merito al discorso sulla “classe creativa”, che potrebbe rivelarsi “snob ed elitista” (Ivi, pag. 78).
• Starchitecture, di Davide Ponzini e Michele Nastasi (2011), suggerisce un nuovo spunto riflessivo rispetto al ruolo della cultura e della creatività all’interno dei processi di rigenerazione urbana, soffermando la propria attenzione sul fenomeno dell’architettura spettacolare e delle sue molteplici implicazioni nella città contemporanea. Il concetto di creatività viene in questo caso riferito alle opere di architetti e progettisti – preferibilmente noti – il cui compito è quello di ridefinire l’immagine di intere città. Il volume propone la lettura di alcuni casi studio (Bilbao, Abu Dhabi, Parigi e New York) utili per comprendere i processi decisionali che hanno interessato i fenomeni di “starchitecture”. L’esperienza di Bilbao, generatrice della retorica del “Bilbao effect”, è da considerarsi quale caso pioniere delle trasformazioni urbane in cui l’architettura spettacolare ha assunto un ruolo fondamentale e strategico. Il caso di Abu Dhabi mostra come la promozione di importanti progetti architettonici ed urbanistici abbia avuto lo scopo di attrarre un turismo di tipo culturale e di lusso. L'esperienza di Parigi evidenzia come la realizzazione di progetti e politiche culturali abbia innescato rilevanti processi di trasformazione all’interno della città. Infine, la realtà di New York è da considerarsi un ulteriore esempio di come le realizzazioni di "archi-star" stiano sempre più interessando la trasformazione dello spazio urbano nella città contemporanea. Attraverso la lettura dei casi studio gli autori hanno voluto illustrare le forme che l’architettura spettacolare ha assunto all’interno delle differenti città e come il fenomeno sia spesso legato alla volontà di accrescere il consenso politico e la visibilità dei policy maker, piuttosto che soddisfare reali esigenze urbane.
Come dimostra la varietà dei contenuti presenti in questa sezione, insieme alla sequenza di letture e sguardi critici, il tema affrontato è da considerarsi di grande attualità e, per questo motivo, particolarmente vasto ed in continua evoluzione. Sempre più attori dimostrano interesse nell’affrontare i temi della cultura e della creatività legate allo spazio urbano ed alla sua rigenerazione, così come la letteratura inerente la città creativa continua ad ampliarsi e le sue declinazioni a moltiplicarsi.
Il confronto tra i materiali del passato e i nuovi materiali presentati nel Percorso di Lettura è da considerarsi uno spunto di riflessione su come nel tempo siano cambiati gli approcci al tema, come l'argomento e le sue questioni intercettino un numero crescente di discipline e come nuove prospettive e declinazioni si stiano attualmente sviluppando.
ANCHE SUI PROSSIMI SVILUPPI PLANUM VI TERRA' AGGIORNATI!
Planum
The Journal of Urbanism
ISSN 1723-0993
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