Cultura e Creatività:
motori di rigenerazione urbana
e sviluppo economico della città contemporanea

La cultura rappresenta oggi una risorsa economica rilevante. Questa caratterizzazione dipende da un sostanziale cambiamento avvenuto all’interno del sistema economico urbano a partire dagli anni Settanta ed Ottanta del secolo scorso. Le città hanno infatti assistito al passaggio da una produzione manifatturiera, tipica del modello fordista, ad una immateriale, dove l’innovazione tecnologica, la conoscenza e la creatività sono diventati i fattori chiave dei nuovi processi produttivi. La città contemporanea è così caratterizzata da sistemi economici Knowledge based in cui la produzione culturale ricopre un aspetto fondamentale e dove la creatività umana diviene una risorsa necessaria.

La competitività dei territori nell’epoca contemporanea sembra quindi sempre più basarsi e misurarsi con il concetto di creatività, presupposto sostanziale per la generazione di idee ed innovazione. Il fattore creativo appare strettamente legato ai contesti urbani e per essi determinante. È partendo da questi presupposti che nel corso degli ultimi venti anni è stato introdotto il concetto di “città creativa”, termine al centro di numerosi dibattiti relativi agli studi urbani e per il quale si sono succedute - e si stanno tutt’ora declinando - molteplici definizioni.
Si potrebbe tuttavia sintetizzare la letteratura contemporanea sul tema affermando che una città, per essere considerata creativa, debba favorire le condizioni tali per l’attrazione e la promozione di capitale umano, in relazione a quella che viene definita da Florida la creative class (Florida, 2003). Con il termine “città creativa” si fa quindi riferimento a contesti vivaci culturalmente, che garantiscono sia il consumo che la produzione di prodotti culturali e che permettono la realizzazione di un milieu creativo (Landry, 2000) nel quale le idee e le informazioni possono circolare, stimolando così una crescita di ulteriore creatività, conoscenza e sviluppo.

Nel panorama contemporaneo si assiste ad una sempre più frequente diffusione di iniziative di rigenerazione urbana, nelle quali la cultura detiene un ruolo centrale e rappresenta la principale strategia di intervento.
Dagli anni Ottanta molte città hanno avviato la promozione di politiche culturali, con lo scopo di rilanciare la propria economia e favorire un differente sviluppo urbano e sociale. Nella maggior parte dei casi si tratta di contesti industriali colpiti dalla crisi del sistema fordista e del relativo modello produttivo, spesso fortemente caratterizzati da degrado economico, urbano e sociale. Si sono così diffuse una serie di esperienze nelle quali il tentativo di recuperare queste parti di città ha coinciso con la diffusione di luoghi dedicati alla produzione, al consumo ed alla fruizione di attività culturali, e in cui la creatività ha rappresentato il motore trainante dei processi di trasformazione. Le esperienze attivate sono numerose e fanno riferimento a diversi tipi d’iniziative ed azioni: realizzazioni di importanti progetti di trasformazione urbana (spesso legati all’introduzione di complessi museali); riconversioni di aree industriali dismesse; rigenerazioni di centri storici affetti da un impoverimento d'identità; promozioni di eventi; realizzazioni di opere e percorsi di arte pubblica; rigenerazioni di quartieri da parte di gruppi “creativi” e delle attività, produttive o del tempo libero, ad essi collegati, etc.

Sono questi i temi principali trattati dai materiali presenti nella sezione. Si invita a visitare il Percorso di lettura - Planum Archive Cultura e Creatività: i materiali di Planum tra passato e presente per avere una panoramica completa dei contenuti proposti.