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L’URBANISTICA ITALIANA NEL MONDO
Contributi e debiti culturali
Alessandro Balducci e Luca Gaeta (edited by)
Per la XVII Conferenza della Società italiana degli urbanisti abbiamo scelto come titolo: L’urbanistica italiana nel mondo: prospettive internazionali, contributi e debiti culturali. In un campo planetario sempre più urbano e sempre più interconnesso, il confronto tra le culture della pianificazione e della progettazione urbanistica sembra convergere sui grandi temi ispirati dalla coscienza dei limiti dello sviluppo, emersa con forza a partire dall’ultimo quarto del Novecento. Eppure, nella ricerca di soluzioni adeguate a problemi di scala e intensità sempre maggiore, il confronto muove da tradizioni e culture che sono radicate nei rispettivi campi nazionali, pur se la mobilità internazionale delle conoscenze e delle intelligenze, attraverso i circuiti accademici e professionali, stimola un reciproco apprendimento frutto anche di fertili incomprensioni. Come contribuiscono gli urbanisti italiani allo sviluppo del sapere disciplinare oltre i confini nazionali? Quali apporti dall’estero alimentano il sapere degli urbanisti italiani, il loro modo di trasmetterlo e praticarlo? Le due domande non sono disgiunte. Il tema genuino della XVII conferenza è anzi lo sforzo di combinarle per comprendere meglio chi siamo. Nel mondo contemporaneo siamo ciò che di meglio gli urbanisti di altri paesi possono apprendere da noi e, insieme, ciò che di meglio noi siamo in grado di apprendere da loro. Siamo riconosciuti per quel che diamo e riceviamo di innovativo attraverso frontiere più permeabili eppure sempre attuali. In un suo opuscolo, lo scrittore francese Régis Debray (2010, p. 50) dice: «Qu’il soit utile de mettre le monde en réseau ne signifie pas que l’on puisse habiter ce réseau comme un monde». Il volo lieve della mongolfiera, disegnata sulle locandine della conferenza e sulla copertina di questo volume, ci pare che possa rappresentare l’ansia di viaggiare liberamente sopra e attraverso le frontiere − siano esse geografiche o culturali – continuando però a distinguere i contorni più minuti e le sorprese di ogni paesaggio sorvolato, senza perdere le differenze. Aprire una riflessione sul «dare e avere» dell’urbanistica italiana nel mondo ci è parsa una mossa importante anche per altre ragioni sostantive.
CONTENTS
Urbanisti in mongolfiera
Alessandro Balducci e Luca Gaeta
i. Some reflections on the transnational flow of planning ideas and practices
Patsy Healey
PARTE PRIMA | Insegnare e lavorare oltre le frontiere
ii. Un manifesto dell’Urbanistica italiana: la costruzione di un pensiero originale
Paola Viganò
iii. Corsi e ricorsi di pratiche urbanistiche
Corrado Diamantini
iv. Urban planning e urban design: ipotesi per una coabitazione creativa
Stefano Boeri
v. La valigia del pianificatore
Francesca S. Sartorio
vi. Recuperare il proprio bagaglio? L’imperativo di una vita in viaggio
Giovanni Allegretti
PARTE SECONDA | Tradizioni, traduzioni, tradimenti
vii. Il buon tradimento
Attilio Belli
viii. Problemi e prospettive di una tradizione in crisi
Luigi Mazza
ix. Giochi di sponda (1959-2014)
Paolo Ceccarelli
x. Futuri della pianificazione
Dino Borri
PARTE TERZA | Al crocevia di spazio e società
xi. Eppur si muove: che cosa troviamo al crocevia
Patrizia Gabellini
xii. Tradizioni dissenzienti (su alcune radici della pianificazione)
Giancarlo Paba
xiii. Società e urbanistica: dalla parte delle persone
Enzo Scandurra
PARTE QUARTA | Il dibattito degli atelier
xiv. Insegnare e fare ricerca in un orizzonte internazionale e multiculturale
Massimo Bricocoli e Camilla Perrone
xv. L’urbanistica moderna italiana nel contesto internazionale
Giulio Ernesti, Renzo Riboldazzi e Marius Grønning
xvi. The art of being global: piani, programmi e interventi nella cooperazione internazionale e nei paesi emergenti
Daniela De Leo, Silvia Macchi e Egidio Dansero
xvii. Agenda urbana europeo-italiana: un ruolo rinnovato delle città?
Valeria Fedeli e Elena Marchigiani
xviii. Le culture politecniche dell’urbanistica italiana
Roberto Bobbio, G. Bertrando Bonfantini, Paolo Colarossi e Maurizio Tira
xix. Urban design: la via italiana
Antonella Bruzzese e Laura Montedoro
xx. Scienze del territorio e progetto spaziale
Maria Rita Gisotti e Daniela Poli
xxi. Concetti nomadi e trasmigranti in urbanistica
Massimo Angrilli, Alberto Clementi e Michelangelo Russo
xxii. Rigenerazione dei quartieri: riflessioni su alcune esperienze
Giovanni Laino
xxiii. Idee di città che viaggiano
Laura Lieto
xxiv. Progettare greencities: una prospettiva europea
Maurizio Carta e Ester Zazzero
Bibliografia
Gli autori
ABOUT THE EDITORS:
Alessandro Balducci, architetto, Dottore di Ricerca in Pianificazione Territoriale. E’ professore ordinario di Pianificazione e Politiche Urbane e membro del collegio del Dottorato in Spatial Planning and Urban Development. Dal 22 luglio 2015 è Assessore all' urbanistica e all'agricoltura presso il Comune di Milano.
Luca Gaeta, professore associato di Tecnica e pianificazione urbanistica. Insegna Urbanistica nel corso di laurea triennale in Progettazione dell’architettura. È Vice Coordinatore del Dottorato di ricerca in Urban Planning, Design and Policy.
Planum
The Journal of Urbanism
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