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Storie di architettura
Michele De Lucchi
“Costruire vuol dire inventare e se non si sanno raccontare le proprie invenzioni le costruzioni non esistono. Non è che sono meno significative o meno uniche e personali. Non esistono, non esistono proprio. Non si vedono, non si capiscono, non si ricordano. Veramente, letteralmente, non esistono. Come tutto quello che non è trasferibile in parole non entra nel cervello. Passa sì attraverso gli occhi, la bocca, il naso, le orecchie ma non si sente. Non arriva alla mente conscia e sensibile che percepisce, assimila, gusta, ammira, memorizza e immagazzina per utilizzi futuri. Lo insegnano i giapponesi per i quali tutto quello che non può avere un nome non si può utilizzare, è ingombrante e spreca spazio e tempo.
Negli anni e sulla mia pelle ho capito che i progetti sono questo. Non sono solo bei disegni, elaborati modelli, raffinati abbinamenti di materiali, eleganti combinazioni di colore. Sono concetti. Sono storie da raccontare, avvincendo il lettore con una trama e con argomenti appositamente modellati per quella specifica necessità. Perché tutte le necessità nascono da un desiderio, più o meno ineluttabile, ma fondamentale per alimentare la voglia di sperimentare e conoscere.”
MDL
Michele De Lucchi ci racconta la sua idea di architettura e design, accompagnando le presentazioni dei propri progetti con testi che hanno la forma di narrazioni evocative, storie e riflessioni.
Ogni progetto ha come fondamento concetti, pensieri, memorie ed esperienze personali che si evolvono e si trasformano in architetture di scale differenti, dai modelli in legno ai grandi edifici sviluppati dallo studio professionale. Raccontare l’idea che sta alla base di un’opera significa metterla a disposizione degli altri, farla uscire dal momento privato della creazione e farne dono al pubblico: il progetto diventa di tutti, e tutti possono riflettere e giudicare.
Il volume contiene scritti illustrati con schizzi che nascono da un’attitudine all’osservazione della natura, dell’uomo, della storia e della società. L’autore concepisce trame inusuali ed estranee ai tecnicismi, dando voce alla sua personale e originalissima visione.
CONTENTS:
• Prologo | Michele De Lucchi
• Villa Sclopis
• Chesa Ritscha
• La prospettiva
• Costruire
• La tenda
• L’eclettismo
• I cortili
• La pace
• I tronchi
• Il respiro
• Il muro
• I quattro palazzi
• Per una condizione migliore
• I tavolini
• Le montagne
• Un sasso levigato
• Miniature
• I pagliai
• Villa Reale
• Il Mercato del Duomo
• La crosta
• La Pietà
• La redonda
• La pista
• Il seme
• Sant’Arialdo
• La passeggiata
• Le baracche
• Una signora dell’Ottocento
• Il ponte del Lazzaretto
• Progetti
• Regesto e referenze fotografiche
Michele De Lucchi (Ferrara, 1951), architetto, è stato protagonista delle avanguardie di architettura e design sin dagli anni Settanta. Ha disegnato lampade e arredi, progettato ambienti di lavoro e corporate identity per le più importanti aziende italiane ed europee. Ha realizzato progetti architettonici, progettato musei e curato allestimenti espositivi in Italia e nel mondo. Professore ordinario per chiara fama, insegna al Politecnico di Milano.
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