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Esposizioni correlate alle Conferenza (II)
Università degli Studi di Roma Tre
Facoltà di Architettura
Roma, 5-15 Dicembre 2011
I. L'ARCHITETTURA DELLA RIQUALIFICAZIONE URBANA IN ITALIA
a cura di Remo Dorigati e Ado Franchini
La città europea degli ultimi 20 anni ha visto crescere e consolidarsi fenomeni di trasformazione urbana di forte dinamicità, nei quali il tema della riconversione di aree urbane dismesse e di riqualificazione di edifici pubblici e privati non più utilizzabili ha avuto forte prevalenza. Anche in Italia, a partire dai primi anni ’90, il tema del riutilizzo del suolo già costruito e dell’architettura dismessa ha costituito l’occasione concreta per rilanciare con forza i tre temi tipici della ricerca urbana e architettonica dei decenni precedenti: la morfologia della città compatta, la tipologia architettonica come elemento di regole civili condivise, la riconversione e il restauro del costruito, e quindi il rapporto tra l’antico e il nuovo.
L’obiettivo di quelle ricerche e progettualità - espresse a partire dalla metà degli anni ’60 da una generazione di studiosi che avevano lavorato e insegnato nelle nostre Università e nei Politecnici - era quello di dimostrare che l’idea di città compatta e riconoscibile nella sua forma fosse una grande risorsa da preservare e sostenere, grazie alla riprogettazione e alla trasformazione qualitativa delle sue parti in progressiva trasformazione. Anche se la dispersione urbana e il consumo di suolo non si è interrotta, - spostandosi verso i centri abitati medio-piccoli e lungo gli assi infrastrutturali della mobilità -, la reale riqualificazione di aree di grande e media dimensione ha contribuito a trasformare positivamente la prima e la seconda periferia delle nostre città, sia in termini fisici che sociali, estetici ed economici, costruendo nel tempo presenza e cittadinanza là dove l’abbandono e il degrado stavano per avere il sopravvento.
Questa esposizione presenta solo un parziale campione di progettualità e di professionalità italiane che, a livelli e scale diverse, stanno operando nel tessuto urbano italiano con trasformazioni nelle quali il perenne tema del rapporto con le preesistenze architettoniche e ambientali siconcretizza in scelte e opportunità sempre diverse, ma che hanno il comune obiettivo della qualità architettonica e della dignità professionale. Una intera generazione di architetti e urbanisti muove da queste premesse di complementarietà disciplinare e di sinergia metodologica per fare fronte a tempi e condizioni generali nuove e molto dure, che non permettono più errori di valutazione e sprechi di risorse pubbliche e private.Il risultato potrà anche essere una architettura per tutti, per una cittadinanza più consapevole e partecipata, più civile e previdente. E forse, anche una architettura più dignitosa e civile, nel suo lavoro quotidiano e silenzioso, di quella proposta negli ultimi anni dai progetti/immagine di uno “star system” internazionale politico/mediatico/architettonico senza grande futuro.
Milano, 20 ottobre 2011
Ado Franchini
Comitato Scientifico
Prof. Remo Dorigati, Prof. Ado Franchini
Ideazione e organizzazione
Patricia Malavolti, Emilia Pedrelli
Coordinamento
IIC Istituto Italiano di Cultura - Sao Paulo
Design e grafica
Monica Siligardi
Andrea Colombo
Sponsor
IIC Istituto Italiano di Cultura - Sao Paulo
Patrocinio
Politecnico di Milano
Regione Lombardia
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