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Atelier 2 | L'urbanistica Moderna Italiananel Contesto Internazionale
COORDINATORI: Giulio Ernesti, Renzo Riboldazzi
DISCUSSANT: Marius Grønning
Obiettivo principale dell'atelier è stato quello di indagare le specificità del contributo italiano alla formazione della cultura urbanistica moderna occidentale e l'influsso che questa ebbe sui caratteri di quella nazionale. Tema centrale, dunque, quello dello scambio, dell'arricchimento reciproco tra percorsi disciplinari differenti per background ed evoluzione e al tempo stesso quello dell'impoverimento, della perdita di identità delle differenti sensibilità e tradizioni che caratterizzano l'urbanistica del mondo occidentale nel XX secolo.
Nelle dodici relazioni selezionate – presentate e discusse nelle sessioni di giovedì 15 e venerdì 16 maggio 2014 – il tema è stato affrontato a partire da diverse angolature. [...]
In generale, i contributi presentati nell'atelier confermano il Novecento come il tempo necessario a dar statuto disciplinare all'urbanistica italiana. Essi evidenziano come tale processo e i caratteri che assume rimandino a una continua interazione critica con esperienze ed esperimenti di altre culture, economie e società. Tratto rilevante della cultura urbanistica italiana del XX secolo sembra essere la continua contrattazione con la storia e, più precisamente, con i contesti e le specificità socio-economiche e storico-culturali che ne delineano le fisionomie spaziali e le morfologie sociali, oltre a definirne valori simbolici e identitari. Emerge inoltre un costante rapporto tra disciplina, ideologie e potere da cui scaturisce una riflessione sulla legittimazione dell'agire urbanistico e sul ruolo dell'urbanista. I contributi all'atelier paiono infine esprimere un'insopprimibile necessità degli urbanisti di fondare il proprio agire anche su basi storiche, interrogandosi nuovamente sulle matrici della propria identità disciplinare e professionale per affrontare le sfide della contemporaneità.
[ENGLISH VERSION]
The main aim of the atelier was to investigate the Italian contribution to the formation of modern Western planning culture, and vice versa, the influence Western planning culture had on Italy. A central theme, then, is the theme of exchange, of cross-fertilization between paths that were different in background and evolution, and at the same time the impoverishment, the loss of identity within different sensibilities and traditions that characterized the Western world's town planning of the 20th century.
In the twelve selected papers – presented and discussed in the sessions of Thursday 15th and Friday 16th of May 2014 – the theme was addressed from various angles. [...]
In general, the contributions that were presented in the atelier confirm the 20th century as the time required to give Italian planning status as a discipline. They show that this process, the features it took, involved a critical interaction between experiences and experiments from other cultures, economies, and societies. A relevant feature of the 20th century Italian planning culture seems to be a continuous "negotiation" with history. More precisely, this feature means a negotiation with the contexts and the socio-economic and cultural-historical specificities that delineate Italy's spatial physiognomies and social morphologies. And through that process, their symbolic values and identities were defined. Seen altogether, the contributions also show a constant relationship between discipline, ideology, and power, which points to a reflection on the legitimation of the agency of town planning, as well as the role of the planner. Finally, the contributions to the atelier seem to express an undeniable need for town planners to base their actions also on historical grounds, and to meet the challenges of their time without ever forgetting to question the origins of their own disciplinary and professional identity.
Testo di Giulio Ernesti, Renzo Riboldazzi e Marius Grønning
ELENCO DEI FULL PAPERS
• L'urbanistica moderna italiana e la neighbourhood unit. Tracce di una relazione difficile con il più persistente e influente modello (anche occulto) del planning
Ruben Baiocco
• Nel risolvere il problema delle abitazioni, il contributo di Giuseppe Gorla al dibattito urbanistico internazionale
Elena Bertani
• Influenze e modelli all'origine del dibattito italiano sulla pianificazione regionale. La straordinaria mitografia del piano per la Tennessee Valley
Nicla Dattomo
• L'urbanistica moderna italiana e il valore della tradizione
Giuseppe Fera
• "A future for our past": la conservazione della città da Bologna all'Europa
Anna Magrin
• La costruzione del sapere urbanistico negli anni Sessanta: il caso dell'Ilses
Corinna Nicosia
• L'urbanistica corporativa e i piani italiani per le città dell'Albania
Cristina Pallini, Annalisa Scaccabarozzi
• Carlo Doglio e l'affermazione della cultura del planning in Italia negli anni Cinquanta e Sessanta
Stefania Proli
• L'esperienza coloniale e la costruzione dell'urbanistica. Appunti per una "archeologia" del rapporto tra "sapere esperto" e potere
Cecilia Scoppetta
• Il contributo italiano alla riqualificazione dei centri storici minori: un quadro comparativo con i paesi dell'Est Europa
Francesco Selicato, Pierangela Loconte, Claudia Piscitelli, Francesco Rotondo
• Il cuore della città e il contesto
Leonardo Zuccaro Marchi
Planum
The Journal of Urbanism
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