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A diciotto anni dalla rivoluzione del Natale del 1989, e al contrario di altre nazioni dell'ex Patto di Varsavia, la Romania non ha ancora trovato una via d'uscita dall'empasse politica ed economica seguita al crollo del regime. La Romania permane tra le nazioni più dinamiche tra i paesi dell'Unione Europea in termini di PIL, ma il suo ritmo di crescita sta rallentando.
L'instabilità politica sta minando la fiducia degli investitori. L'economia è fragile, la politica è affetta da un continuo trasformismo, le necessarie riforme strutturali sono continuamente rimandate. Le trasformazioni nelle città sono visibili ma non sono chiare le strategie per l'ambiente e il territorio. Particolarmente drammatiche sono le situazioni dell'agricoltura e di alcuni villaggi rurali; dovunque nel paese si trovano impianti industriali abbandonati e terreni altamente contaminati (oli, metalli pesanti…). Inoltre, la popolazione Rom si concentra in slum nelle periferie delle città..

IN DOWNLOAD:
Baia Mar, tra quartieri creativi e insediamenti Rromi *, by Pietro Elisei
Sviluppo urbano in Romania *, by Gabriel Pascariu
Un nuovo approccio con i Fondi strutturali *, by Simona Pascariu 

* Gli articoli contrassegnati con il simbolo (*) sono stati pubblicati anche su "Urbanistica Informazioni" n.226/2009.


 

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