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Planum Events 06.2013 </br> V Incontro | Fare urbanistica mentre tutto cambia (1)

13 June 2013 – 14 January 2013

DAStU Urbanistica '13 | Ciclo di Seminari |
Patrizia Gabellini
"Fare urbanistica mentre tutto cambia"

Milano, Italy
Politecnico di Milano 
DAStU - Dipartimento di Architettura e Studi Urbani

CICLO DI SEMINARI 'URBANISTICA '13'
• Responsabili | Gabriele Pasqui e Andrea Di Giovanni


In tempi di crisi, nei quali i temi della città, del territorio e del paesaggio sembrano drammaticamente assenti dall’agenda pubblica, l’urbanistica si presenta sempre più come un campo di pratiche e di saperi articolato, nel quale una varietà di prospettive ed approcci tendono progressivamente a differenziarsi e specializzarsi dentro esperienze innumerevoli e apparentemente irriducibili.

La rilevanza specifica e le prospettive di successo dei molti e diversi modi di fare urbanistica oggi non potranno che dipendere dal giudizio che la società esprimerà in relazione alla capacità dei nostri saperi di trattare problemi e istanze sociali rilevanti nel prossimo futuro.
Questo ciclo di incontri seminariali intende contribuire a delineare e discutere la specificità di approcci plurimi che si confrontano – entro diverse prospettive – con alcune delle questioni pertinenti e rilevanti per la cura del territorio e per il fare urbanistica oggi.



V Incontro
"FARE URBANISTICA MENTRE TUTTO CAMBIA"
• Relatore | Patrizia Gabellini
13 Giugno 2013 | h. 14.30 - 16.30
Via Bonardi 9, Spazio Aperto Edificio Nave (Livello - 1) 



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Alla straordinaria fase espansiva, durata oltre dieci anni a partire dalla metà degli anni Novanta, ha corrisposto la definizione di un doppio livello (strutturale e operativo) della pianificazione comunale che doveva consentire maggiore flessibilità sganciando la strategia territoriale, di durata a priori indeterminata e rivedibile secondo necessità, dalle scelte attuative cadenzate nel tempo, riferite alle disponibilità degli operatori di attivarsi e alle possibilità di investimento pubblico.
In quella stessa fase si è concepita la perequazione urbanistica che, introducendo il trasferimento dei volumi in cambio di dotazioni pubbliche, sottindendeva un'ampia disponibilità ad assorbire quei volumi, dunque un mercato in espansione.

Nel secondo decennio del Duemila, costringono a un radicale ripensamento sia la percepibile decrescita, sia l'evidente crisi ambientale e gli effetti del cambiamento climatico che l'accentuano.
L'ipotesi è che non si tratti tanto di una crisi di ruolo o disensa dell'urbanistica, quanto di una crisi di rappresentazione delle dinamiche presenti e degli scenari futuri e, semmai, di una strumentazione urbanistica concepita in un'altra stagione dell'economia, caratterizzata da forti aspettative nei confronti della crescita.
Paradossalmente, proprio il fenomeno del restringimento urbano e le operazioni forzosamente limitate e discontinue di rigenerazione, assieme alla velocità delle trasformazioni nei modi d'uso del territorio e alla mutevole mappa delle aree in declino, richiedono più urbanistica, ma anche un'urbanistica modellata sulla necessità di rispariare risorse e crearne di nuove, capace di coniugarsi con le politiche ambientali ed economiche.



ARCHIVIO INCONTRI PRECEDENTI

• I Incontro | 14.01.2013

CRISI, PROGETTAZIONE E COESIONE SOCIALE. IL PROTAGONISMO SOCIALE OLTRE LA DELIBERAZIONE
Sandro Balducci, Gabriele Pasqui, Paola Savoldi
Discutono con Giovanni Laino del suo recente libro "Il fuoco del cuore e il diavolo in corpo" (Franco Angeli 2012)
La crisi delle democrazie è uno dei teatri della mutazione. La democrazia associativa con pratiche sociali che implicano direttamente le persone è una delle strade promettenti per attraversare la crisi. È necessario superare ogni approccio dottrinario, lavorare con cura e abitare le ambiguità. Ripensando al contributo offerto da alcuni testimoni italiani degli anni Cinquanta e riflettendo su molti anni di esperienze fatte a Napoli, con questo libro rivolto a coloro che si occupano di democrazia, politiche urbane e partecipazione, l'autore sostiene che è necessaria una riconsiderazione profonda di alcune categorie di fondo, facendo tesoro delle elaborazioni di altri contesti ma trovando anche una via originale. Si tratta di ripensare l'universalismo, superare le visioni unitariste, la contrapposizione fra efficacia della democrazia e ruolo delle élite o quella fra iniziative dal basso e aperture dei processi da parte dei responsabili del governo, praticando una convivenza con le differenze che vada oltre la tolleranza.


• II Incontro | 13 febbraio 2013
SUOLO, AMBIENTE, CULTURA CIVILE
Stefano Moroni e Graziella Tonon 
Discutono con Elena Granata e Paolo Pileri del loro recente libro "Amor Loci" (Cortina, 2012)

Se il modo in cui una società si prende cura della terra è indice della sua cultura civile, in Italia non mancano segnali d’allarme. Negli ultimi vent’anni il suolo e il paesaggio sono stati minacciati in forme senza precedenti, con grave perdita di risorse agricole, di cibo, di paesaggi e di beni comuni.
Un cambio di rotta appare urgente. Dal suolo dipende il destino della nostra cultura e la qualità del nostro futuro. La dissipazione degli spazi aperti è da leggersi come l’esito di una profonda crisi culturale che affonda le sue radici nell’incuria e nella mercificazione del suolo e dell’ambiente.
Prendersi cura della terra deve diventare tensione irrinunciabile che sostanzia ogni progetto ambientale e sociale. Un’attitudine che abbiamo chiamato amor loci.
Il suolo è la questione intorno a cui si intende richiamare a impegno e responsabilità le scienze, la politica e l’urbanistica, a lungo distratte e silenti di fronte alla rovina del Bel Paese. Cambiare rotta richiede la convergenza di saperi diversi, nuove sintesi tra pensiero ecologico e prassi politica entro un processo vitale che sappia tradurre le conoscenze scientifiche in atti politici concreti e coraggiosi. Per questo, il libro vuole proporre al lettore alcune riflessioni che, mentre denunciano la gravità dei problemi, non rinunciano a indicare possibili soluzioni.


 III Incontro | 13.03.2013
UN MASTERPLAN PER LE AREE MILITARI DI PIACENZA
Davide Ponzini e Marialessandra Secchi

Riflettono con Francesco Infussi e Gabriele Pasqui sulle condizioni e sugli esiti di un articolato processo di progettazione urbanistica
L’alienazione, l’immissione sul mercato e la valorizzazione di aree e immobili militari si presenta oggi come un elemento centrale di una nuova stagione dei processi di dismissione. La lunga riflessione che li ha riguardati richiede, però, di essere ripensata, anche in ragione della particolare congiuntura economica in cui ci troviamo. Le aree militari possiedono connotati specifici - l’essere pubbliche,storiche e centrali - che le rendono un’occasione rilevante per la definizione e l’implementazione di strategie urbane unitarie, soggette a processi decisionali particolarmente complessi. Il caso di Piacenza costituisce un’opportunità per avviare riflessioni sia sui processi di valorizzazione nei contesti locali, sia sulle metodologie progettuali utili ad orientarli.


• IV Incontro | 14.05.2013
RINNOVAMENTO ISTITUZIONALE E RINASCITA CIVICA
Giulio Ernesti, Giampaolo Nuovolati, Nicoletta Rangone

Discutono con Stefano Moroni del suo recente libro "La città responsabile" (Carocci, 2013)
Nonostante il prolungato successo degli insediamenti urbani come attrattori di persone e produttori di ricchezza, l’impressione comune è che qualcosa si sia incrinato nel loro funzionamento. Due appaiono gli elementi cruciali per mantenere – e, sperabilmente, esaltare – i vantaggi di quelle dense concentrazioni di individui e attività che sono le nostre città: da un lato, istituzioni pubbliche locali più affidabili e selettive, che si concentrino solo sui problemi realmente fondamentali della convivenza urbana, garantendo, anzitutto, una regolazione semplice, imparziale e stabile, e abbandonando, al contempo, eccessi di interventismo, burocratismo e discrezionalità; dall’altro, cittadini che usino più attivamente e creativamente le loro libertà ma con maggiore onestà. Il libro affronta entrambe le questioni proponendo di mettere al centro di un indispensabile rinnovamento istituzionale e di un’auspicabile rinascita civica un ideale forte di “responsabilità” (pubblica e privata) che implica un’inedita alleanza tra una particolare etica delle regole e una particolare etica delle virtù. La prospettiva è di individuare le condizioni per una città che garantisca, contemporaneamente, giustizia, sussidiarietà e prosperità.



INFORMAZIONI & CONTATTI
• DAStU Website

• Giulia Amadasi
Email: dastu@polimi.it 
Tel:
+39.02.2399.5406


 

Event schedule:

  • Start: 06-13-2013
  • End: 01-14-2013.
Planum Events 06.2013 </br> V Incontro | Fare urbanistica mentre tutto cambia Planum Events 06.2013 </br> I Incontro | Crisi, progettazione e coesione sociale. Il protagonismo sociale oltre la deliberazione Planum Events 06.2013 </br> II Incontro | Suolo, ambiente, cultura civile Planum Events 06.2013 </br> III Incontro | Un masterplan per le aree militari di Piacenza Planum Events 06.2013 </br> IV Incontro | Rinnovamento istituzionale e rinascita civica