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Città, Popolazioni, Politiche, by Gabriele Pasqui, Photo: Manuelli ©

Città, Popolazioni, Politiche. Una lettura del libro di Gabriele Pasqui per un diverso approccio al progetto urbanistico

by Andrea Di Giovanni

“Questo è un libro strano”. E’ l’affermazione che più volte e in diverse circostanze ho sentito pronunciare dalle persone che si sono avvicinate al libro di Gabriele Pasqui. Forse è vero, in senso assoluto, forse no, in relazione al momento ed al contesto storico in cui si colloca. Proverò a dire perché “Città, popolazioni, politiche” può essere considerato un libro “strano” e proverò anche a dire perché, a mio avviso, non lo è affatto. Per farlo, mi cimenterò nella cosa che a me sembra più difficile fare parlando di questo libro: cercherò di dire perché, ovvero da che punto di vista e per chi, esso è o può essere in qualche misura un libro utile (essendo questo un libro ricco e aperto a diversi percorsi di lettura possibili e, anche per questo motivo, potendo risultare non immediata la sua utilità).


Questo libro, come afferma l’autore stesso, "tratta il tema non inedito delle popolazioni urbane e del loro rapporto con i cambiamenti della città contemporanea e delle politiche urbane", tuttavia sceglie di farlo in maniera originale, empiricamente agganciata ad alcune osservazioni delle pratiche comuni e dei fenomeni urbani ed operativamente orientata al ripensamento del ruolo e dell’orizzonte delle politiche urbane.
Sullo sfondo, ed a premessa della riflessione sul rapporto fra popolazioni urbane e cambiamento della città contemporanea, l’autore colloca la "disgiunzione dei nessi tradizionali tra pratiche sociali e forme spaziali" che, secondo Pasqui, è in atto da diverso tempo e caratterizza i processi di modificazione della città contemporanea e le pratiche delle popolazioni.
L’ipotesi che percorre il libro è che "l’analisi del fenomeno delle popolazioni urbane [possa costituire] un punto di vista privilegiato per indagare e interrogare i cambiamenti della città contemporanea".
Il libro, dunque, propone un approccio "radicalmente fenomenologico alla osservazione delle pratiche" (intese come "forme di vita quotidiana che definiscono l’agire delle popolazioni") prestando attenzione al modo in cui le popolazioni, attraverso le pratiche, interagiscono con lo spazio della città.


 
Città, Popolazioni, Politiche, by Gabriele Pasqui, Photo 2: Manuelli © Città, Popolazioni, Politiche, by Gabriele Pasqui, Photo 3: Manuelli © Città, Popolazioni, Politiche, by Gabriele Pasqui, Photo 4: Manuelli © Città, Popolazioni, Politiche, by Gabriele Pasqui, Photo 5: Manuelli ©

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