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28 December 2006 – 10 January 2007

Il restauro del moderno

[i]Rivista internazionale di architettura e urbanistica[/i] Numero 266 Ancora una volta «Parametro» torna ad affrontare il tema del restauro, in continuità con i recenti numeri 239/2002 Restauro fin de siècle e 262/2006 Ivrea. Passato e futuro di una Company Town. L' autonomia che sta assumendo il restauro del Moderno rispetto alla più consolidata disciplina del restauro dell’Antico, porta con sé la necessità di una nuova definizione degli strumenti e delle metodologie operative, rielaborando in massima parte quelli già da tempo codificati in funzione del restauro del patrimonio storico. Ma, prima di tutto, qualsiasi politica applicativa rimanda ad una complessa riflessione teorica circa il “significato di documento storico” dell’opera moderna, nei confronti della quale il giudizio espresso è, oggi, forse più critico che storico se si pensa al lasso di tempo che ci separa dalla sua costruzione; basti pensare alla letteratura di cui gode una qualsiasi architettura antica in confronto ad una moderna, sia questa più o meno conosciuta e studiata. Oltre ad investigare le diverse concezioni teoriche e a presentare una serie di esempi significativi sotto forma di “regesto di opere”, il numero curato da Giovanni Carbonara non manca di accogliere e paragonare le politiche di conservazione e tutela del Moderno attuate all’estero e nei Paesi d’oltreoceano, dove la diversità di approccio affonda le radici sulle caratteristiche del patrimonio ereditato e sulle peculiarità culturali di aree geografiche lontane. Come il caso nordamericano, ben descritto nell’articolo di Simona Salvo, che vede il fenomeno del restauro in qualche modo ancorato a ragioni economiche o di marketing. Il desiderio di recupero spesso si confonde con spettacolari operazioni di revival, in grado di innescare nel pubblico facili processi di identificazione nazionalistica e patriottica. Ma rimane, ovunque, assodata la necessità che l’azione di restauro si trasformi nel tempo in una conservazione manutentiva costante nel tempo e per questo compatibile con nuovi utilizzi “calibrati e compatibili”, grazie ad adeguamenti funzionali e tecnologici tali da garantire un riuso del manufatto che ne scongiuri qualsiasi abbandono funzionale, inevitabile causa prima di degrado e rovina. Indice: - Il restauro del moderno come problema di metodo di Giovanni Carbonara - Architettura ed arti “moderne”: per una verifica metodologica intorno al restauro di Pietro Petraroia - La posizione e il ruolo di DOCOMOMO di Cristiana Marcosano Dell’Erba - Un sintetico quadro internazionale. Europa settentrionale di Alberto Grimoldi - La situazione nel Nord America di Simona Salvo - Il recupero della memoria culturale: la conservazione dell’architettura del Movimento Moderno nella Penisola Iberica di Ascensión Hernández Martínez - Restauro del contemporaneo (1945-2005): una sezione speciale del restauro del moderno o una categoria autonoma? di Ferruccio Canali - La Villa del Casale di Piazza Armerina e il mancato restauro del restauro di Beatrice Vivio - Casi locali di tutela e recupero:i centri urbani di Tresigallo e Alfonsine di Andrea Alberti - Verso un restauro del paesaggio. I grattacieli di Milano Marittima, Cesenatico e Rimini di Andrea Cavani e Andrea Zamboni Il numero è consultabile su http://www.parametro.it

Event schedule:

  • Start: 12-28-2006
  • End: 01-10-2007.