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9 | Mumford on the city</br>Frame from the film The City: Heaven and Hell, 1963

IV - The Heart of the City - 1963

Cristina Peraino

Poiché il cuore di una città tradizionale come Arles in Francia è piccolo e compatto, vi si possono trovare più concentrati e sfaccettati sia i banali avvenimenti quotidiani che i dilemmi della vita. In una tale città, anche con un semplice girovagare, non solo il senso della città sarà più completo, ma si avrà una più stretta e più vivida conoscenza della campagna e della sua gente che in un'escursione, si può dire, in un asettico supermercato moderno.” 

 

 

The Heart of the City
1963


Scritto e prodotto da:
Ian MacNeill
basato sul libro di Lewis Mumford "The City in History"
Montaggio: Dennis Sawyer
Grafica: Gerald Budner
Musica: Robert Fleming
Tecnico del suono: Kathlen Shannon
Registrazione del suono: Joseph Champagne,
George Croll, Ted Haley
Ricerca materiali audio-visivi: Marion Leigh
Montaggio audio: Karl Du Plessis
Voce narrante: Budd Knapp
Contributi: Netherlands Government information Service
Produttore esecutivo: Guy Glover, A National Film Board Of Canada 
Luoghi: Arles, Parigi, New York, Montreal, Amsterdam, Slotervaart

Diretto e filmato da: Ytzen Brusse, Jean-Claude Chiabaut, Leonard Forest, Mogens Gander, Jacques Giraldeau, Kirk Jones, Derek Knight, Hector Lemieux c.s.c., Claus Loof, Ian MacNeill, Terrence McCartney-Filgate, Reginald Morris c.s.c., Erik F. Nielsen, Francois Séguillon c.s.c., Wim Smits

 

 

 

La Francia offre a questo film le prime immagini, prese dalle vita nella strade di una piccola cittadina.La trasformazione del disegno della città in età barocca, propone anche in questo caso un confronto con la storia. Le immagini poi passano al tema centrale, mostrando il pubblico che assiste attonito alla demolizione di un edificio storico del vecchio centro di Montreal, in Canada, destinato ad essere sostituito dai grattacieli delle attività finanziarie. Il film si chiude sulle immagini positive e rassicuranti dell'equilibrio che l'Olanda ha saputo mantenere ai centri delle sue città.


Quando la dinamica inondazione del capitalismo si affermò in tutta Europa, nessuna città la governò con maggior successo di Amsterdam. Quella fu l'epoca di Rembrandt. Amsterdam conservò il suo equilibrio mentre cresceva e raggiungendo l'equilibrio, la città ha favorito una più ricca modalità di crescita. La cultura delle città è, in gran parte, la cultura dell'uomo .” (c.l.)