18 | Per imparare ad ascoltare

Questa rubrica ha iniziato le sue pubblicazioni quattordici anni fa pubblicando e commentato la serie dei documentari definita come: il "cinema degli urbanisti". Era sorprendente, allora, poter vedere documentari direttamente realizzati da urbanisti, con lo scopo evidente di conquistare il maggior consenso pubblico possibile a favore dei loro innovativi progetti. A distanza di quattordici anni a sorprendere non sono più le realizzazioni video, pregevoli, a volte eccellenti, dei giovani urbanisti, tornati sulle orme dei loro maestri, forti ora di una strumentazione tecnologica dalle potenzialità impensabili solo qualche anno fa. A sorprendere ora sono le grossolane, ingenue, semplici quanto efficaci, narrazioni antagoniste, di gruppi spontanei di opposizione a progetti già fatti e in procinto di essere realizzati e per i quali si sostengono soluzioni alternative. 
 

Uno di questi circola in questi giorni in rete con il titolo di E78 Fano Grosseto, realizzato da "penergy", con la collaborazione del "Comitato Salva Valle del Metauro e Paesaggio di Piero, fb: E78 Fano Grosseto NO alle varianti che distruggono la valle...; Progetto Acqua, www.progetto-acqua.it ; Meetup 5Stelle di Urbino, www.movimento5Stelleurbino.it / fb:Meetup Urbino; Singoli cittadini". Questi stessi gruppi da alcuni mesi hanno ingaggiato una serrata, documentata e attiva battaglia, non solo contro la realizzazione del tratto marchigiano del completamento della autostrada Arezzo – Fano, ma anche con riferimento alla gestione locale delle acque, ai progetti di impianti fotovoltaici e quanto altro incide sul paesaggio delle colline di quella parte a nord, della regione Marche e ne modifica il carattere antico.

Il video, in particolare, è rivolto contro la recente variante di un progetto formalizzato oltre venti anni fa per la realizzazione del collegamento autostradale che attraverso l'appenino collegherà, una volta completato, Marche e Toscana, da Fano a Grosseto. Il percorso originale prevedeva la realizzazione di alcune gallerie da scavare sotto le colline della provincia di Pesaro Urbino; la variante successiva, ora in discussione, sostituisce quel tracciato con un nuovo percorso, interamente poggiato al centro dell'antica valle del Metauro, conosciuta come "Valle di Asdrubale". 



Gli oppositori alla variante insistono particolarmente sull'antichità e il valore storico del paesaggio che la nuova strada è destinata ad attraversare e a "cancellare", forti di uno progetto recente, che con la sigla MVR - Montefeltro Vedute Rinascimentali, ha derivato dalle ricerche storiche di Rosetta Borchia e Olivia Nesci, cacciatrici di paesaggi, un programma di valorizzazione dei paesaggi del Montefeltro con l'obbiettivo di attivare un "museo che sarà quindi fuori dalle mura "convenzionali", perché connaturato ai grandi spazi all'aperto, al sole, al vento, a un "passo dal cielo" e dove le testimonianze da esporre saranno vive, dinamiche e compenetrabili". Le due studiose, hanno precisamente individuato alcune delle ambientazioni dei dipinti urbinati di Piero della Francesca: luoghi, profili, luci, e persino suoni, tuttora riconoscibili e non così lontani da quelli originari visti e riprodotti dal grande e celebrato pittore rinascimentale. 

Qui inizia il filmato, la cui narrazione rivela presto la sua strategia: rivelare l'ipocrisia politica di chi, avendo la responsabilità dell'amministrazione pubblica, in una occasione si fa paladino della difesa e valorizzazione del paesaggio e nella successiva sostiene un progetto che quel progetto nega. 

 

La tecnica del racconto è interessante. I materiali sono "televisivi": brani di trasmissioni, riprese dallo streeming delle sedute consiliari della Provincia di Pesaro, interviste, articoli di giornale, insomma tutto quanto fa parte della comunicazione più nota al pubblico italiano: quello degli ascoltatori dei telegiornali. Anche la modalità del montaggio è interessante. La ripetizione delle sequenze è usata in più punti e in modi diversi, lo scopo: sottolineare ripetutamente dichiarazioni che lo spettatore assume così come false, o come evidenti sottolineature di colpa e produrre in chi guarda una adesione partecipe alle tesi del narratore. Nel filmato, attraverso immagino "rubate" alla televisione, si fanno intervenire anche due tecnici, l'autorevole e diretto Professor Marco Ponti, esperto internazionale in materia di economia dei trasporti e l'ingegner Giuseppe Toccacieli, intervistato per un giudizio sul progetto. Entrambi bocciano la nuova variante, con argomenti, che sapientemente montati, aprono scenari di decisioni e valutazioni poco chiare: perché adottare una variante di progetto che non comporta risparmi e ha un impatto ambientale evidentemente negativo? 

Il progetto è destinato ad essere realizzato in "Contratto di disponibilità", cioè, come spiega il Presidente della Regione Marche alla radio: "...un privato la realizzerà la strada con soldi propri poi lo Stato, una volta che è stata completata, la affitterà". Le condizioni del conto finale, lasciato a "figli e nipoti" scorre sulle note de Il giorno della civetta. 

Un documentario politico di denuncia, quindi, ma anche un contro-progetto, argomentato, tecnicamente consapevole, in cerca di consenso e di canali di comunicazione semplici e diretti. Un terreno di confronto nuovo, per chi per professione, disegna e realizza progetti di paesaggi, infrastrutture, ambienti da abitare.


Leonardo Ciacci
Dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi
Università IUAV di Venezia, Venezia, Italy
E-mail: ciacci@iuav.it