SPAZI APERTI
Ragioni, progetti e piani urbanistici
Marco Mareggi (a cura di)
Mareggi M. (a cura di, 2020),
Spazi Aperti. Ragioni, progetti e piani urbanistici
Planum Publisher, Roma-Milano | ISBN 9788899237196
Nelle mutate condizioni socio-economiche ed ambientali, il progetto urbanistico e di architettura, allenato a sostenere la crescita urbana, è messo alla prova da nuovi compiti, che richiedono riflessioni e progetti orientati a rimettere in gioco diversamente le risorse territoriali esistenti senza consumare ulteriore suolo agricolo, ad agire con modalità sostenibili e a promuovere comportamenti resilienti.
Le contrapposte e compresenti condizioni di contrazione e metropolizzazione imprimono alla pianificazione territoriale e urbana un impulso a considerare, nell'una, le conseguenze di un abbandono che chiede cura in assenza o scarsa presenza umana e, nell'altra, il sovraccarico antropico e l'accentuazione di situazioni critiche ambientali globali che generano problemi subìti quotidianamente e di cui si ha acquisito consapevolezza, e invocano risposte di sistema e strutturali; senza dimenticare negli ampi territori urbanizzati i fenomeni di 'perforazione' dovuti a dismissioni e svuotamenti.
In questa prospettiva gli spazi aperti giocano un ruolo rilevante.
Per la città e il territorio gli spazi aperti sono infrastruttura per eccellenza, sia essa verde, blu o grigia. Sono struttura, spina dorsale che organizza, dà senso e ricompone città e territori diversi e frammentati. Sono disegno morfogenetico che velocemente sfugge al senso per cui è stato creato, per farsi vincolo e invariante. Sono supporto per attività molteplici: scena urbana di riti collettivi di lunga durata anche quotidiani e di espressione informale, ma anche ambito territoriale di connettività ecologica e continuità spaziale visiva e per il movimento umano e animale. Sono luogo privilegiato dove lo spessore del suolo può garantire i cicli delle acque, dell'aria e del cibo (e con essi salute delle specie, anche quella umana, e del pianeta). Il libro restituisce, in apertura, un quadro di questi aspetti, delle ragioni per le quali si ritengono rilevanti e della condizione attuale del progetto urbanistico che li affronta, mettendo sotto la lente di interesse un arco temporale che riguarda gli ultimi trenta quarant'anni. A fronte dell'ambiziosa portata che si intende riconoscere agli spazi aperti, il volume presenta un insieme di diverse esperienze di progettazione di questi spazi. Esse riguardano il progetto e la pianificazione urbanistica, il disegno urbano e di paesaggio, le politiche urbane e territoriali.
INDICE DEL VOLUME
• Introduzione. Una raccolta di esempi diversi, per avvicinarsi al progetto urbanistico ... entrando dagli spazi aperti
Marco Mareggi (Dastu, Politecnico di Milano)
• Perché mettere (ancora) lo spazio aperto al centro del progetto urbanistico per il territorio contemporaneo
Marco Mareggi
• Le strategie progettuali di Topotek1 per gli spazi (aperti) contemporanei
Martin Rein-Cano (Topotek1)
• Il disegno dello spazio pubblico tra requisiti ambientali ed esperienza estetica. Verso un nuovo International style?
Chiara Merlini (Dastu, Politecnico di Milano)
• Adattarsi ai cambiamenti climatici nell'attuazione del Piano strutturale comunale a Bologna
Valentina Orioli (Università di Bologna e Comune di Bologna)
• Cambiamenti climatici e conflitto tra infrastrutture per la mobilità urbana e acque nel Piano direttore strategico 2014 di San Paolo in Brasile
Renato Luiz Sobral Anelli (Universidade de São Paulo)
• Infrastrutture cicloturistiche come paradigma di rigenerazione delle fragilità territoriali. Il caso Vento
Alessandro Giacomel, Paolo Pileri (Dastu, Politecnico di Milano)
• Estonoesunsolar a Saragozza. Il progetto dello spazio pubblico temporaneo come strategia di riuso e riciclo per una rigenerazione urbana sostenibile
Andrea Di Giovanni (Dastu, Politecnico di Milano), Patrizia Di Monte, Ignacio Grávalos Lacambra (GrávalosDiMonte Arquitectos)
• Spazi aperti e servizi ecosistemici nel piano urbanistico di un comune metropolitano lombardo
Andrea Arcidiacono, Viviana di Martino, Laura Pogliani, Silvia Restelli, Silvia Ronchi (Dastu, Politecnico di Milano)
• Spazi aperti e paesaggio delle metropoli contemporanee
Antonio Longo (Dastu, Politecnico di Milano)
SPAZI APERTI, M. Mareggi (a cura di, 2020) | pp. 47-48
SPAZI APERTI, M. Mareggi (a cura di, 2020) | pp. 177-178
Marco Mareggi, architetto e urbanista, è ricercatore in Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e Studi urbani, Politecnico di Milano, dove insegna. Svolgere attività di ricerca, consulenza e formazione in Italia e all'estero. Descrizione e progettazione urbana spazio-temporale, di spazi aperti e paesaggi ordinari sono il fuoco dell'attività. Recentemente ha avviato studi, politiche e progetti in aree fragili e in decrescita. È autore di saggi su riviste nazionali e internazionali. Ha pubblicato: Ritmi urbani (2011) e Progettare spazi aperti in una valle (2013).
Email: marco.mareggi@polimi.it
RECENSIONI
• Vincenzo Gioffrè, Territorio 93/2020, pp. 172-173
"Spazio aperto come infrastruttura ecologica, sociale e culturale per la città contemporanea"
• Catherine Dezio, Archivio di studi urbani e regionali, 129/2020, pp. 182-185
Recensione al libro Spazi aperti: Ragioni, progetti e piani urbanistici
• Gabriele Pasqui, Urbanistica 163/2021, pp. 157-158
"Ripensare gli spazi tra le cose / Rethinking spaces between things"
• Secchi Marialessandra, www.casadellacultura.it, 3 dicembre 2021
"Spazi aperti tra innovazione e banalizzazione"
Planum
The Journal of Urbanism
ISSN 1723-0993
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