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Il controllo improbabile. Progetti urbani, burocrazie, decisioni in una città capitale dell'Ottocento
Filippo De Pieri
L' analisi di alcuni progetti di ampliamento di Torino nel periodo tra la Restaurazione e l'Unità d' Italia consente di individuare i processi decisionali, i percorsi (spesso tortuosi) attraverso cu i piani prendono forma, gli attori che entrano in gioco, il ruolo e la crescita delle burocrazie, gli scontri tra i poteri urbani.
A partire da una serrata indagine archivistica, questo libro pone alcune domande su una capitale dell' Ottocento spesso presentata come un tipico esempio di città permeata da una cultura diffusa dell' ordine. Se i discorsi sul controllo appaiono effettivamente piuttosto frequenti, nella Torino dell'Ottocento, lo studio dei conflitti che si svolgono intorno al governo della crescita urbana chiama in causa un più ricco ventaglio di logiche e strategie, e costringe lo storico a misurarsi con la distanza tra il modo in cui una città si costruisce e il modo in cui le sue èlites e le sue burocrazie tendono a raccontare il cambiamento.
CONTENTS
Ringraziamenti
Introduzione
• Una città dell' Ottocento
• Poteri
• Terreni
• Esperti
• Percorsi
• Distanze
Burocarzie e città, 1815-60
• Precedenti istituzionali, I
• Precedenti istituzionali, II
• Tentativi di rastaurazione
• La questione dei terreni delle fortificazioni
• Un progetto per il perimetro urbano
• Progetti di lottizzazioni promossi dalla municipalità
• La piazza di Po, I
• Il consiglio degli Edili del 1822
• La piazza di Po, II
• Un paesaggio frammentato, I: esenzioni
• Un paesaggio frammentato, II: delegazioni
• Defomazioni e diffusione degli anni quaranta
• gli uffici tecnici municipali
Un processo decisionale: il « piano generale» per l'ampliamento dei Torino, 1842-52
• Un luogo ambiguo: Vanchiglia
• Pressioni per un ampliamento verso sud
• Un ospedale
• Un tempio
• Questioni ferroviarie, I: ricorsi e revisioni
• Il dibattito sulle norme e i piani del 1846
• Il «piano generale», I
• Il «piano generale», II
• Questioni ferroviarie,II: il ruolo di Ernest Melano
• Il piano reso pubblico
• Tentativi di approvazione e prime polemiche
• La commissione per l'ingrandimento
• Le relazioni Promis e Cassinis
• L'accordo con i proprietari
• Una legge e due decreti
Indice degli autori citato
ABOUT THE AUTHOR:
Filippo De Pieri (Torino, 1968) uno storico dell’architettura e delle città del XIX e del XX secolo. È ricercatore presso il Politecnico di Torino, dove insegna Storia dell’urbanistica. Ha curato, con Edoardo Piccoli, un volume su Architettura e città negli Stati sabaudi (Macerata, Quodlibet, 2012). Ha pubblicato, anche, diversi studi sulla storia di Torino in età contemporanea, in particolare un saggio sulle trasformazioni urbane legate alle Olimpiadi del 2006 (I luoghi delle Olimpiadi, Torino, Allemandi, 2008, con Giulietta Fassino).
Ha tradotto in italiano diversi saggi di architettura e urbanistica, in particolare il Manifesto del Terzo paesaggio di Gilles Clément (Macerata, Quodlibet, 2005), per il quale ha scritto una postfazione.
È membro degli editorial boards delle riviste Planning Perspectives e Città e storia e corrispondente per l’Italia del sito francese Mètropolitiques. È stato responsabile delle pagine “Città e territorio” del Giornale dell' Architettura (2002-10).
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Il controllo improbabile - Review
by Francesco Gastaldi
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