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La città eventuale. Pratiche sociali e spazio urbano dell'immigrazione a Roma
Università Roma Tre Dipartimento di Studi Urbani
A Roma, come in altre realtà metropolitane del Paese, l'immigrazione è tra gli elementi che più contribuiscono a ridefinire il paesaggio sia fisico che sociale nel quale viviamo. All'interno della "città formale" si va progressivamente costituendo una città nuova e provvisoria, che fatica a trovare una collocazione nell'universo stabile cui siamo tradizionalmente abituati. Nel presente lavoro singoli studi di caso cercano di rendere ragione degli aspetti di criticità e di innovazione insiti nei processi di inserimento urbano della popolazione immigrata, nel farsi di quella città che si può definire "eventuale", proprio in considerazione della logica che soggiace alla sua costruzione come processo non preordinato: dalla vicenda di abitazione collettiva nei magazzini dismessi della Stazione Tiburtina, al riuso di un campo di calcio abbandonato nell'area del Colle Oppio; dalla trasformazione del Rione Esquilino, al mercato spontaneo del Terminal Anagnina, fino all'analisi dei luoghi di socialità della comunità ucraina nell'area di Piramide e nella zona degli ex-Mercati Generali.
Parallelamente una sezione fotografica, organizzata su quattro percorsi narrativi, rivela un paesaggio di ex-fabbriche e scuole occupate, di insediamenti spontanei ricavati negli interstizi urbani abbandonati o dimenticati, di bivacchi notturni agli ingressi delle mense e degli uffici pubblici, di incursioni nei centri di accoglienza della città. Attraverso questi molteplici livelli di indagine si definisce una possibilità, circostanziata ed efficace, per comprendere il mondo quotidiano dell'immigrazione, tra percorsi positivi di inserimento e fenomeni di esclusione, esperienze di integrazione e occasioni più o meno dichiarate di conflitto.
CONTENTS
Premessa
Leggere le trasformazioni della città (a partire dai suoi abitanti) - Giorgio Piccinato
Introduzione
Interstizi urbani, "luoghi" per viaggi di sola andata - Giovanni Caudo
5 Studi di caso
ABITARE SPAZI DI FRONTIERA - Lucio Giecillo
L’esperienza di autoaccoglienza ai magazzini della Stazione Tiburtina
RITUALI COLLETTIVI COME PERCORSI DI RADICAMENTO - Alessio Gregori
L’uso sociale di “Campo della Polveriera” al Colle Oppio
LO SPAZIO DELLA SEDIMENTAZIONE - Silvia Lucciarini
Il Rione Esquilino, tra stabilità e temporaneità
SPAZI DEL COMMERCIO, TEMPI DELLO SCAMBIO - Simone Marchesi
Il mercato informale del Terminal di Anagnina
L’USO PLURALE DELLO SPAZIO PUBBLICO - Romina Peritore
Luoghi dell’identificazione collettiva della comunità ucraina
Conclusioni
Il senso di una ricerca
Lucio Giecillo, Alessio Gregori, Silvia Lucciarini, Simone Marchesi, Romina Peritore
Postfazione
1. Le politiche per gli immigrati: alcune problematicità - Silvia Lucciarini
2. Le dimensioni del pubblico. Tre ipotesi sullo spazio dell’immigrazione - Lucio Giecillo
4 Percorsi fotografici
L'ABITARE
LO SPAZIO
RITI QUOTIDIANI
RITRATTI
Gli autori della sezione "4 Percorsi fotografici": Alessandro Baccari, Pierluigi Barile, Mario Casciu, Daniele Ceccarelli Simone De Iacobis, Francesco Fornaciari
Reviews:
by Lucio Giecillo
Planum
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