La città sradicata.
Geografie dell'abitare contemporaneo.
I migranti mappano Milano
Nausicaa Pezzoni
In questo libro, i migranti, figure emblematiche della contemporaneità, ci conducono a esplorare la condizione urbana attuale: il loro abitare sradicato diviene lo spunto per pensare al progetto di una città che voglia intercettare la domanda di abitabilità del presente.
Attraverso 100 mappe di Milano disegnate da altrettanti migranti ‘al primo approdo’ affiora e prende forma la geografia di una città pressoché sconosciuta a chi è residente stabile: una città che include, che attrae, che divide, che mette in relazione o che si fa temere, a seconda dei significati di cui si caricano i suoi spazi nell’osservazione di chi inizia ad abitarli. La città contemporanea è solcata in modo sempre più profondo dalle traiettorie di popolazioni erranti. Individui dalle molteplici provenienze occupano gli spazi urbani senza necessariamente stabilirsi e riconoscersi in essi: un abitare che ha perso i tradizionali requisiti di identificazione e appartenenza e che mette in discussione il senso di radicamento dell’esperienza abitativa fondata sulla stabilità, con cui da sempre si è misurato il progetto urbanistico. Un’indagine che permette al migrante di appropriarsi della città, costruendo un campo di mediazione tra il proprio spaesamento e il territorio in cui si trova a vivere: immaginare e rappresentare la geografia urbana corrisponde al tentativo di abitare mentalmente la città, e dunque di potersi pensare come abitante. Un’esplorazione che consente a chi voglia leggere il mutamento di addentrarsi nella città in trasformazione, osservando quell’abitare senza abitudine che è specifico del migrante al primo approdo, e che potrebbe ora diventare la condizione etica della contemporaneità che tutti abitiamo.
Guarda il filmato La città sradicata realizzato da Nausicaa Pezzoni.
CONTENTS
Prefazione
L’altro da sé
di Patrizia Gabellini
Introduzione
1. La migrazione come condizione della contemporaneità
• Popolazioni in movimento
• Instabilità, discontinuità e contaminazione dei linguaggi
• Un punto di vista decentrato
• Città e immigrazione
2. L’estraneità nella rappresentazione dello spazio urbano
• La rappresentazione del territorio di approdo: una relazione inedita con la città
La dimensione qualitativa dell’indagine territoriale
La mappa come progetto del mondo
• La rappresentazione come strumento di conoscenza
Sull’Immagine della città
Oltre Lynch: la città dei migranti al primo approdo
• “Come fa un estraneo a costruire l’immagine per una città che gli è nuova?”
3. Indagare lo sguardo degli altri: una sperimentazione a Milano
• La trasposizione dei cinque “elementi dell’immagine” di Lynch
• L’indagine empirica
Tre sguardi sulla città: la costruzione del campione
Il foglio bianco, il disegno, la videoregistrazione: gli strumenti dell’indagine
Dieci esplorazioni del primo approdo: i luoghi dei migranti
• Una mappa del primo approdo
4. I migranti mappano Milano
• Una moltitudine errante
• Un’inchiesta a più linguaggi
• Cento interviste e cento mappe
5. Interpretare le mappe
• La geografia della città dei migranti
• Oggetti urbani prevalenti
• Riferimenti
• Luoghi dell’abitare
• Percorsi
• Nodi
• Confini
6. La mappa mentale come dispositivo di conoscenza della città
• Un gesto di autorganizzazione a cui corrisponde uno svelamento
• La città che emerge
Riferimenti: l’immagine della città
Luoghi dell’abitare: la città che include
Percorsi: la città che mette in relazione
Nodi: la città che attrae
Confini: la città che divide
• Un dialogo con infinite narrazioni
Aperture
Riferimenti bibliografici
Tabelle analitiche
ABOUT THE AUTHOR:
Nausicaa Pezzoni, architetto e urbanista, è dottore di ricerca in Governo e Progettazione del Territorio e pianificatore tecnico presso l’Area programmazione territoriale della Provincia di Milano. Collabora con il Centro Studi Assenza nella realizzazione di progetti artistico-architettonici studiandone le relazioni col territorio.
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