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Paesaggi dell’archeologia invisibile.
Il caso del distretto Portuense
Lucina Caravaggi, Cinzia Morelli
L’archeologia invisibile è fatta di siti indagati e completamente re-interrati, spesso in mezzo ai grandi contenitori o alle infrastrutture del territorio contemporaneo. I paesaggi dell’archeologia invisibile nascono da campagne di scavo a carattere estensivo – soprattutto a seguito di grandi trasformazioni territoriali – e dalla mancanza di modelli di tutela adeguati alla natura dei ritrovamenti. Non è facile comunicare il possibile senso culturale di ritrovamenti che non sempre hanno un carattere monumentale e che sono spesso difficili da comprendere rispetto al loro funzionamento antico. Il caso del distretto Portuense, a partire dall’area della Nuova Fiera di Roma, ha rappresentato una formidabile occasione per riflettere sul possibile ruolo dell’archeologia nei territori dell’urbanizzazione diffusa, rispetto alla riorganizzazione del loro funzionamento, rinnovando il rapporto tra ricerca, tutela e valorizzazione. Grazie alla paziente ricerca di forme di dialogo condivise tra archeologia, architettura e paesaggio, il progetto di valorizzazione tende alla narrazione storica, muovendo da sequenze evolutive ritenute particolarmente significative, capaci cioè di rendere comprensibile la percezione di un territorio – anche vasto – e di siti archeologici differenti – scavati o re-interrati –, superando la dittatura degli oggetti e delle proprietà a favore di assetti dinamici e in continua trasformazione.
CONTENTS
Presentazioni
• Piero Ostilio Rossi
• Mariarosaria Barbera
ARCHEOLOGIA E TRASFORMAZIONI CONTEMPORANEE
• Intorno alla valorizzazione archeologica
Lucina Caravaggi
• L’Ager Portuensis. La dimensione territoriale dei contesti archeologici
Cinzia Morelli
• Le dinamiche evolutive dell’ambiente costiero e del Tevere
Antonia Arnoldus-Huyzendveld
• I paesaggi contemporanei dei rinvenimenti. Continuità e cambiamenti
Cristina Imbroglini
• Approfondimenti. Siti archeologici principali e via Portuense Antica
Andrea Carbonara, Alessandra Delle Sedie
PAESAGGI DELL'ARCHEOLOGIA INVISIBILE
PARTE PRIMA | Interpretazione di un paesaggio archeologico contemporaneo. Il distretto Portuense
1. Vincoli e possibilità
Lucina Caravaggi
• Vincoli di Ptpr
• Sistemi di paesaggio e indicazioni di Ptpr
• Previsioni comunali e attuazioni
2. Ambienti e territori del passato
Lucina Caravaggi
• Mappe diacroniche
• Sistemi di permanenze
• Contesti archeologici locali
3. Territori e ambienti futuri
Lucina Caravaggi
• Problemi e criticità
• Elementi chiave del progetto di paesaggio
• Portuense strada paesaggio
PARTE SECONDA | Linee guida per la valorizzazione dell’archeologia invisibile. La Nuova Fiera di Roma
4. Rinvenimenti archeologici come occasione di progetto nella città contemporanea
Lucina Caravaggi
• Caratteri insediativi contemporanei
• Ritrovamenti archeologici e miglioramento dei progetti
• Nuova fiera di Roma. Ipotesi di valorizzazione archeologica
5. Nuove categorie di valorizzazione archeologica
Lucina Caravaggi
• Rileggere e valorizzare le linee. La via Portuense Antica
• Rileggere e valorizzare i punti. Il sito 13
• Rileggere e valorizzare le superfici. Il contesto agrario del conoide galeria
ABOUT THE AUTHORS:
Lucina Caravaggi, architetto e docente di Architettura del Paesaggio presso la Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma, fa parte del DiAP Dipartimento Architettura e Progetto ed è membro del Collegio dei docenti del Dottorato in Paesaggio e Ambiente. Ha svolto con continuità un’attività di ricerca, progettazione e insegnamento muovendo dalla centralità dei temi ambientali e paesistici, coordinando ricerche nazionali e internazionali, piani e progetti di rilevanza territoriale paesaggistica.
Cinzia Morelli, archeologa, funzionario della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e direttore dell’Area Archeologica di Ostia Antica, svolge attività di tutela dei beni archeologici nell’ambito del territorio dei Comuni di Roma (XI Municipio) e Fiumicino coordinando scavi archeologici, ricerche e progettazioni, anche in collaborazione con Istituti di ricerca nazionali ed internazionali, finalizzate alla conoscenza e conservazione del patrimonio culturale.
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