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Urbanistica e Sfera Pubblica
Cristina Bianchetti
Dopo la stagione degli anni settanta, la riflessione critica e l’elaborazione teorica relative alla città contemporanea sono mutate radicalmente. Urbanisti e architetti sembrano avere perso la capacità di forgiare sensibilità e pensiero intorno alla città. Di parlare e farsi ascoltare. Una vera e propria afasia che pone questo settore del pensiero tecnico ai margini delle principali trasformazioni urbane. Riconoscere che oggi vi sia un problema nel rapporto tra il sapere sullo spazio e le sue trasformazioni non significa avere un atteggiamento nostalgico verso il passato.
Non sono il passato o il futuro al centro delle preoccupazioni di questo libro, quanto ciò che il progetto per la città è ora. La sua incapacità di far fronte a un mutare sostanziale del pubblico, che non si dà più nella forma di un tutto ben levigato e compatto. O di una calda comunicativa capace di generare un’opinione pubblica consapevole e attiva. Ciò cui assistiamo è il deflagrare del pubblico in una infinità di situazioni minute e continuamente cangianti. Cosa succede quando il pubblico, nella forma in cui lo conosciamo, evapora? A cosa lascia posto? E come il progetto fa i conti con questa situazione? Queste domande sono esplorate dal basso, a partire dal ripensamento delle pratiche di progetto, in quattro esperienze di progettazione territoriale.
A cavallo tra architettura, urbanistica, analisi delle politiche pubbliche e dei processi decisionali, il libro esprime il bisogno di una nuova ricerca di senso degli spazi in cui viviamo e del nostro modo di rapportarci ad essi.
"Resta il problema di capire cosa sia e come si configuri oggi lo spazio in cui discutere questioni di interesse comune e quanto queste pesino entro la marea crescente dell’edonismo e dell’individualizzazione. Il radicale depotenziamento della sfera pubblica, l’affievolirsi dei suoi presupposti, il dissolversi di qualsiasi tensione nella ricerca del consenso hanno radicali implicazioni sulla capacità di incidere del discorso e dell’azione urbanistica. Anche se l’inefficacia dell’azione urbanistica non può risolversi per intero nell’evanescenza del pubblico. Poiché le difficoltà, come vedremo, non sono unicamente esterne. (...)
Ciascuna vicenda permette di porsi, di nuovo, la domanda su cosa sia oggi progettazione urbanistica, sulla sua sfera d’azione, sui suoi limiti. Permette di avanzare qualche congettura sul modificarsi del rapporto tra azione urbanistica e sfera pubblica, nelle diverse declinazioni che questa assume. Più precisamente, permette di discutere le difficoltà che insorgono a fronte della perdita di una chiara intenzionalità pubblica (primo caso); il lavoro che il piano attiva per costruire e riconoscere beni e mali pubblici limitati, circoscritti, temporanei (secondo caso); il significato che oggi ha lo spazio del pubblico nell’attuale progetto urbano e in quello degli anni ottanta (terzo caso); l’assenza di un racconto pubblico capace di accompagnare le trasformazioni della città (ultimo caso).
Extract from: Introduzione, in: Urbanistica e Sfera Pubblica, Cristina Bianchetti, Donzelli, Roma, 2008.
CONTENTS
Introduzione
I. I panni degli altri
1. Uno spazio comune a partire dal fiume
2. Materiali
3. Immaginari
4. Azioni
5. Principi guida
6. Una dilatazione del presente
7. Un sapere divagante
8. Conclusioni
II. Buone o cattive idee
1. Uno spazio periferico
2. Abitare i litorali
3. Inquiry I
4. Inquiry II
5. Bene collettivo/Bene comune
6. Spazio pubblico
7. Ridefinizioni
8. Conclusioni
III. Il pathos dell’urbanità
1. Romanina
2. Astuzie e habitus
3. Borgate abusive ed edilizia pubblica
4. L’opposto dell’afasia
5. Quadri di senso e di azione
6. Conclusioni
IV. Giochi seduttivi e problemi di governo
1. Mutamenti
2. Il Villaggio Olimpico
3. Spine
4. Idee in movimento
5. Politiche keynesiane
6. Poteri e autorità
7. Conclusioni
V. Il deflagrare del pubblico
1. L’evanescenza dell’opinione pubblica è un problema pubblico?
2. Impegno
3. Immersione
4. Evasione
5. Uno scrivente senza destinatario
Indice dei nomi
ABOUT THE AUTHOR:
Cristina Bianchetti, architetto, è professore di Urbanistica presso la prima Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, ha insegnato nelle facoltà di Architettura di Pescara, Venezia, Milano. Ha fatto parte della redazioni di "Urbanistica"; "Archivio di Studi urbani e regionali"; "Piano Progetto Città". E’ responsabile del settore architettura e urbanistica della rivista "L ’Indice".
Tra i suoi libri: La questione abitativa. Processi politici e attività rappresentative, Milano, 1985; Conoscenze e piano, Milano, 1989; Pescara, Roma-Bari, 1997, collana "Le città nella storia d'Italia”; Charles Buls.Ii principi dell’arte urbana, (cura dell’edizione italiana del libro di Marcel Smets) Roma, 1999; Cronache, Pescara, 2001; Abitare la città contemporanea, Milano, 2003; Torino. Il villaggio olimpico, (a cura di) Roma, 2005.
Reviews:
Urbanistica e Sfera pubblica - Review - Un’operativa critica delle pratiche
by Ettore Donadoni
Urbanistica e Sfera Pubblica - Review - Un testo non neutrale
by Gianni Talamini
Urbanistica e Sfera Pubblica - Review 1
by Alexia De Steffani
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